mercoledì 12 ottobre 2011

MAI TORNARE?


Ero stato in Egitto quaranta anni fa,da solo, senza, chissa' perche'? macchina fotografica e senza una guida.Forse allora non si usavano, o costavano troppo,chissa'.Ero andato in treno dal Cairo ad Aswan e poi con una feluca ero ridisceso a Luxor. Il ricordo del Nilo di notte,l'assenza totale di luci,il rumore delle canne e dei papiri tra cui ci fermavamo per dormire,il vento che ci accompagnava durante la giornata,soprattutto i colori , quel sottile odore di fumo,il raglio di un asino che indicavano un villaggio addormentato oltre la riva.I templi,le pietre,le facce, le miriadi di mosche non si sono fermate che per qualche fugace immagine nella memoria: un bicchiere di karkade' gelato a Luxor appena sbarcato,il riflesso di uno specchio su una figura tutta azzurra in una tomba di Tebe,il calore delle pietre nella grande piramide di Giza.Quaranta anni dopo,su una crociera di lusso ho provato a ridiscendere quella striscia d'acqua.Le feluche non ci sono piu',il Nilo si e' ristretto in una pozzanghera circondata da case , pochi campi e qualche asino.Grandi battelli vanno su e giu',si fermano davanti alle rovine di templi e citta', folle di turisti schizzano fuori, risalgono, ripartono in una frenesia che si placa solo la notte, su qualche banchina illuminata dal neon.Non ci sono piu' papiri lungo le sponde, solo canne.
Le pietre questa volta,invece, si sono accumulate nella memoria relegando la via d'acqua a un passato diverso.Il tempo che distrugge le realta' intorno a noi, ne crea anche di nuove e diverse.Entrambe ormai solo nella memoria. La tristezza e l'indignazione di fronte a una realta' che non esiste piu' se non in questa memoria sono a volte lenite dalla consapevolezza della grandezza di questa stessa nostra memoria, capace di trattenere ancora i papiri sulle sponde di un Nilo deserto,almeno fino a quando la nostra morte non li cancellera' per sempre ,con noi.