martedì 19 giugno 2007

I SOGNI SON DESIDERI?


Avevo quasi vent'anni quando feci il mio primo viaggio in Turchia.
Conoscevo poco del mondo intorno a noi (solamente Londra in effetti, come si "portava" a quei tempi e dove avevo fatto,ovviamente, il cameriere per un'intera estate prima di iscrivermi ad architettura).
Per mesi pero' avevo letto la Storia della decadenza e caduta dell'impero romano di Gibbon (c'e' niente di piu' snob da dire di avere letto?) e finanche il cerimoniale di corte di Costantino Porfirogenito in una terribile traduzione greco-latino aveva avuto infiniti pomeriggi della mia attenzione in una Biblioteca quasi sempre deserta....
(al liceo non ero bravissimo "avrei potuto fare molto di piu'", ma il latino lo capivo bene...anche senza vocabolario a volte, come si usava a quei tempi di insegnanti che ci facevano tradurre dal greco al latino e viceversa e dove anche i peggiori della classe ricordavano a memoria intere pagine dell'Eneide)
Anche quello un mondo nuovo ma gia' perduto che mi affascinava.
Arrivai in Turchia in piena estate, con una cinquecento carica di bagagli e due amici.
Quando vidi le mura di Istanbul, o ,come preferivo chiamarla allora, Bisanzio, mi vennero le lacrime agli occhi.
Un ragazzo cosi' sensibile!
La citta' mi impressiono' molto, ma conoscevo poco del mondo intorno a noi.
La sua aria di grande accampamento precario che si aggrappava a poche pietre fisse( santa Sofia, il ponte di Galata,la moschea blu) mi piaceva, mi piaceva quel senso di abbandono delle cose , di sorriso ironico sul mondo .
un ragazzo davvero intellettuale allora!
Restai affascinato da tante cose ....una delle mie fotografie preferite mi fu fatta sul vecchio ponte di Galata, quello su cui secoli fa c'erano terribili ristorantini e tanti caffe' tra i pedoni e le macchine....ci passavano ancora i cavalli e i muli.....

Siamo sicuri che oltre la sponda non ci sia ancora l'impero ottomano?

A volte una foto, brutta, insignificante,ha lo strano potere di fermare il tempo e con esso l'intensita' dei desideri.
A volte in immagini sbiadite si aprono delle porte verso mondi nuovi ,porte che restano stranamente aperte nello scorrere del tempo.
Per anni il mio desiderio piu' grande fu quello di fare il cameriere in uno di quei caffe'....e guardare il sole tramontare sui minareti di santa Sofia,ogni sera.