lunedì 9 luglio 2007

L'APPARIZIONE DEL DIO


..."Quando non c'e' ancora la luce divina,ma non e' piu' tutto scuro,
e un lieve chiarore percorre la notte
(gli uomini appena svegli lo chiamano crepuscolo)
allora, distrutti dalla fatica, entrarono nel porto dell'isola,
deserto, e sbarcarono a terra.
E ad essi apparve, improvviso, il figlio di Latona che,
dalla Licia, andava lontano,
verso l'infinita moltitudine degli Iperborei.
Mentre avanzava, s'agitavano sulle sue guance,
come grappoli d'uva, i riccioli dorati ;nella sinistra
portava l'arco d'argento e sulle spalle pendeva la faretra.
Tutta l'isola ,silenziosa, si scuoteva sotto i suoi piedi
e le onde inondavano il suolo.
Alla sua vista quegli eroi furono presi da sgomento e da stupore; nessuno
osava guardare di fronte,negli occhi belli del dio.
Stavano fermi, col capo chino a terra
e Apollo passo'
verso il mare, lontano nell'aria...."

La prima volta che lessi questo brano fu qualche anno dopo aver lasciato il liceo. Apollonio Rodio (terzo secolo avanti Cristo...mi sembra di ricordare) mi aveva sempre intrigato con le sue storie piene di fatti e di personaggi, ma non lo avevo mai letto.Anche allora veniva considerato un autore della decadenza e quindi trascurabile anche in un liceo classico di vecchio stampo.Lessi le Argonautiche quando un amico curo' il commento a una nuova traduzione in formato economico.
Era il tempo in cui leggevo nelle biblioteche , o rubavo i libri nelle librerie...in attesa di guadagnare qualcosa con quella benedetta inutile laurea che avevo preso.
L'apparizione di Apollo, all'alba, che lascia sgomenti gli argonauti mi lascio' senza fiato.La terra che trema, le onde del mare che per qualche istante la ricoprono, il dio che passa senza degnare di uno sguardo quei guerrieri spaventati.Altro che divinita' morenti con gli occhi al cielo, sempre come in un quadro di Guido Reni! Ma nemmeno i cieli che si aprono ,trombe, lampi di luce sfolgorante, angeli con frecce d'oro che sorridendo ironici trafiggono povere monachelle in preda ad attacchi di isteria sessuale....No...solo dei riccioli biondi e un arco d'argento nella luce incerta dell'alba.
Nessun contatto, nessuno sguardo negli "occhi belli del dio". L'indifferenza della divinita', la sua grandezza e il mondo che trema sotto i suoi piedi:solo stupore.
Come davanti alle cose belle.